Rome: April 25th, 2024

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Informazioni per i Laureandi

Organizzazione della prova finale di Laurea/Laurea Magistrale



La prova finale, che gergalmente continua ad essere chiamata tesi, consta di piu' fasi, variamente interdipendenti. A titolo esemplificativo, si riporta una possibile struttura:
Fase 1. Contatto iniziale e definizione di massima dell'argomento
Fase 2. Definizione dell'impegno necessario e dell'argomento
Fase 3. Consultazione della letteratura ed acquisizione della bibliografia pertinente
Fase 4. Addestramento con gli strumenti di lavoro
Fase 5. Formulazione ed organizzazione dei lavori
Fase 6. Progettazione e realizzazione del sistema/dispositivo/modello/prototipo
Fase 7. Effettuazione delle misurazioni e/o prove sperimentali
Fase 8. Elaborazione e Verifica dei dati
Fase 9. Scrittura Software e commento
Fase 10. Scrittura bozza, revisione, e scrittura versione finale
Fase 11. Preparazione materiale per esposizione in sede di commissione di laurea
Fase 12. Prova dell'esposizione
Fase 13. Documentazione da fornire
NB. Elementi di Carattere Organizzativo
Fase 1. Contatto iniziale e definizione di massima dell'argomento
Le prove finali si possono svolgere su argomenti di interesse del gruppo di ricerca, secondo l'elenco dei titoli possibili presenti sul sito del Collegio Didattico in Ingegneria Elettronica. Possono essere svolte presso i vari laboratori, o anche presso strutture esterne. In ogni caso, l'argomento deve in qualche modo rientrare negli interessi/competenze del gruppo di ricerca. In questa prima fase viene quindi fatta un'assegnazione provvisoria dell'argomento.Le prove finali sono tipicamente di carattere sperimentale, richiedendo una o piu' facilmente piu' tra le seguenti attivita':
- l'assemblaggio di strumentazione di - misura e la sua utilizzazione
- l'acquisizione dati su apparati/strumenti, con uso di sistemi di acquisizione dati e software dedicati
la realizzazione di circuiteria elettronica di base (e.g. montaggio circuito per condizionamento di segnali da trasduttori)
l'elaborazione di dati/segnali ottenuti dalla catena di misura.
In alcuni casi, la parte sperimentale puo' esser svolta presso laboratori di altre istituzioni di ricerca.
In questa fase si definisce anche il punteggio di laurea orientativo cui si vuole aspirare. Si ricordi che il punteggio conseguito dipendera' da diversi fattori, tra i quali:
- indicazioni sul punteggio da parte del Consiglio di Collegio Didattico
- rilevanza/difficolta' dell'argomento
- impegno del laureando
- impegno del laureando
Fase 2. Definizione dell'impegno necessario e dell'argomento
Il tempo necessario per le prove finali di laurea (attenzione: tempo pieno equivalente!!!) e' orientativamente di 3 mesi (9 mesi), corrispondente ai cinque crediti (quindici crediti).
Il lavoro puo' essere iniziato anche nelle more della preparazione degli ultimi esami. Si sottolinea, tuttavia, che questa eventualita', se non gestita in modo responsabile e adeguato, puo' arrecare danno alla preparazione degli esami ancora da effettuare, cosi' come alllo sviluppo ed alla stesura dell'elaborato scritto.
Il lavoro inizia con una definizione dell'argomento e con la consultazione da parte dello studente della bibliografia di base (ad es. tesi precedenti, articoli, tipicamente in inglese, piu' raramente libri) e della letteratura specifica, nonche' di acquisizione della bibliografia pertinente. Tale fase dura, dipendendo dall'argomento e dal tempo dedicato, circa 15 giorni. Va consultata la bibliografia relativa almeno agli ultimi 5 anni, sulle riviste (ed i libri) piu' pertinenti all'argomento scelto.
Come risultato di questa fase di lavoro, lo studente prepara una traccia ragionata della bibliografia consultata (autori, titolo, brevissima sintesi dei risultati di maggior rilievo) e ne fornisce una prima classificazione.
Nell'incontro conclusivo di questa fase, allo studente viene chiesto di esprimere senza reticenze tutti gli eventuali dubbi, problemi, angosce sull'argomento (se non e' piu' interessato, e non ci sono argomenti ulteriori di suo interesse ci si saluta di comune accordo). Dopo di che, se lo studente conferma il suo interesse, si discute e si giunge ad un'assegnazione definitiva. Da qui iniziera' il lavoro vero e proprio dello studente, divenuto laureando.
Attenzione: per evitare di perdere tempo in due, il laureando deve avere ben chiaro che da adesso in poi non puo' piu' rifiutare il lavoro, salvo cause di forza maggiore, e rispettare i tempi previsti.
Fase 3. Consultazione della letteratura ed acquisizione della bibliografia pertinente
A partire da questo momento, il laureando va ad acquisire una certa quantita' di bibliografia piu' specifica nel campo, in particolare a partire dalle banche dati elettroniche.Con riferimento a tale fase, essa consta di due sottofasi non necessariamente consecutive: la ricerca e la selezione di articoli di interesse, e la determinazione della reperibilita' di tali fonti. Con riferimento alla prima, l'utilizzo dei computer e l'accesso alle reti di banche dati elettroniche e' di fondamentale importanza: la ricerca puo' essere fatta a partire da siti specifici (in particolare il catalogo INSPEC e il sito dei 'periodici on line' del Caspur, consultabili solo presso l'universita', che permette una ricerca su un vasto numero di database, ed Ingenta, od anche a partire dai motori di ricerca tradizionali, utili in particolare per esplorare le pagine web dei gruppi di ricerca nel campo, utilizzando parole chiave opportunamente scelte, ed eventualmente concordate con il relatore. Nel campo della Bioingegneria, puo' essere utile effettuare ricerche anche su Pubmed, motore di ricerca bibliografica per articoli di carattere clinico e scientifico. Piu' generalmente, nell'ambito dell'Ingegneria Elettronica risulta utile la ricerca di fonti su IEEE, anch'esso accessibile dall'Universita'. A tale riguardo si tenga presente che quando si fa una ricerca bibliografica e' indispensabile annotare tutto con cura sopra un supporto fisico dedicato come puo' essere un quaderno oppure con l'uso di un database o wordprocessor (il che puo' essere vantaggioso per stendere rapidamente la bibliografia dell'elaborato scritto). Utilizzando un repertorio di sunti, annotare sempre il numero di riferimento del sunto, per poterlo ritrovare con sicurezza e celerita'.
Una volta individuate le fonti e gli articoli potenzialmente interessanti, si dovra' quindi cominciare a 'valutare' il materiale trovato. I riassunti (abstracts) sono un primo, importante elemento di valutazione, ma ve ne sono altri forse piu' importanti, quali l'autorevolezza della pubblicazione e la notorieta' dell'autore. Ovviamente a questo punto e' prezioso il consiglio del relatore.
Si passa quindi alla fase successiva, necessaria per reperire fisicamente i testi, ove non sia stato possibile direttamente per via elettronica. A tale scopo, a partire dalle informazioni sui testi, si puo' determinare dove reperire l'articolo cercato, utilizzando il Catalogo Italiano dei Periodici, accessibile dai calcolatori dell'universita', o lo stesso Caspur. In alcuni casi ci si puo' trovare nell'impossibilita' di reperire un articolo, ad esempio perche' compare in atti di congressi non disponibili nelle biblioteche frequentate. Si consiglia in questo caso di chiedere aiuto al relatore o al co-relatore, che potrebbe aver modo di trovare il volume necessario o di contattare direttamente l'autore.
Per quanto riguarda la valutazione degli articoli reperiti, conviene leggere attentamente i paragrafi di introduzione e di conclusione, dare un'occhiata a quei punti che sembrano essere i punti chiave (senza studiarli a fondo) e prendere appunti chiari e precisi. Non si raccomandera' mai abbastanza la chiarezza e la precisione in questa fase del lavoro, perche' il laureando non ha idea di quanto sia facile confondere e dimenticare cose che al primo momento sembrano ovvie.
Un'altra cosa da consultare attentamente e' la bibliografia riportata in calce. Generalmente, si troveranno altri articoli o libri da prendere in considerazione e soprattutto, dalla frequenza con cui una data fonte si trova citata, si individueranno le fonti chiave.
Si dovra' quindi decidere, preferibilmente con il consiglio del relatore, quali articoli o parti di libro 'studiare'. Se possibile, conviene senz'altro fare delle fotocopie, da tenere bene ordinate in una o piu' cartelle, con un foglio di indice, sul quale riportare l'indicazione bibliografica completa (come quelle che si trovano in fondo agli articoli).
Sara' cura del Laureando, inoltre, creare un documento elettronico che tenga memoria di tutta la bibliografia reperita, utilizzando un formato opportuno.
Fase 4. Addestramento con gli strumenti di lavoro
Parallelamente alla fase di recupero delle fonti, il Laureando maturera' le proprie competenze con gli strumenti di lavoro e calcolo a lui necessari per lo sviluppo e stesura dell'elaborato scritto. A tale proposito, si potranno utilizzare appunti fondamentali di utilizzo, presenti come materiale didattico.
Fase 5. Formulazione ed organizzazione dei lavori
Dopo la consultazione della bibliografia, ci si e' fatta un'idea piu' precisa delle linee sulle quali procedera' il lavoro. Il laureando a questo punto comincia a compilare una scaletta ragionata scritta di quanto acquisito dalla bibliografia, con ragionevoli proiezioni su quanto si puo' fare in futuro. Segue lo studio teorico del problema iniziato con la consultazione della bibliografia, e si formulano le ipotesi di lavoro (es. definizione dei metodi per l'effettuazione di alcune misure, valutazione delle possibili alternative in termini di complessita' del sistema di misura, sua disponibilita' in laboratorio o realizzabilita' compatibilmente con il budget disponibile, etc...
Continua, se necessario, l'acquisizione di bibliografia.Le fasi successive che, per motivi 'didattici', sono ordinate distintamente, sono comunque caratterizzate da una stretta integrazione ed interdipendenza.
Parte del lavoro (studio teorico, calcoli, simulazioni, programmazione) puo' essere svolta dal laureando a casa propria, specie se dispone di un computer adeguato. Comunque anche questa fase richiede contatto con il relatore.
Consiglio: se state effettuando calcoli teorici, simulazioni etc., ricordatevi di non andare avanti troppo a lungo senza avere verificato la ragionevolezza e la coerenza dei risultati fin allora ottenuti, dal punto di vista logico e fisico. A volte, si perdono giorni ad effettuare prove viziate da errori o dimenticanze.
Le prove sperimentali sono effettuate in Dipartimento o presso il laboratorio con cui si collabora.
Fase 6. Progettazione e realizzazione del sistema/dispositivo/modello/prototipo
Scrivere procedure di misura per tenere conto sia delle grandezze da misurare sia delle grandezze di influenza (condizioni ambientali, temperatura...)In questa fase, sara' cura del laureando stilare un elenco del materiale necessario, accordandosi con il relatore circa la fattibilita' del sistema, nonche' sulla reperibilita' dello stesso.
Fase 7. Effettuazione delle misure e/o prove sperimentali
E' necessario, a tale scopo, accordarsi preliminarmente sull'utilizzo delle apparecchiature a disposizione, stabilendo con sufficiente anticipo i giorni che saranno dedicati alle prove sperimentali, e determinare con precisione quali apparecchiature saranno necessarie, e per quanto tempo saranno utilizzate. Tutto cio' per garantire l'utilizzo della strumentazione da parte di tutte le persone che fanno riferimento al laboratorio, ed evitare spiacevoli sovrapposizioni.
Si ricordi inoltre che l'attrezzatura e' un bene comune, e quindi particolare cura va rivolta all'utilizzo della stessa, e la conclusione delle prove prevede anche la sistemazione dell'attrezzatura nelle condizioni in cui era precedentemente rispetto alle prove.
Il software utilizzato per l'acquisizione dati e la gestione della strumentazione e' tipicamente Labview della National Instruments.
Fase 8. Elaborazione e Verifica dei dati
In questa fase dei lavori si utilizzera' il software dedicato per l'elaborazione, con particolare attenzione ai parametri utilizzati, e mantenendo una scaletta precisa dei passi da compiere, senza farsi 'trascinare' dai risultati ottenuti, e creando una relazione ordinata e non prolissa dei risultati ottenuti. Il software utilizzato per l'elaborazione ed analisi dei dati e' tipicamente Matlab della Mathworks.
Sulla base dei risultati ottenuti, e di comune accordo con il Relatore, si determinano gli eventuali ostacoli, e le possibili risoluzioni dei problemi riscontrati, provvedendo alle modifiche necessarie.
La presenza di una sessione finale di misure si puo' rendere necessaria per il consolidamento dei risultati ottenuti, e per verificare l'attendibilita' delle misure fatte in precedenza.
Fase 9. Scrittura Software e commento
Se l'analisi delle prove necessita di uno o piu' programmi di calcolo che non siano di semplice 'routine', sara' necessario utilizzare i linguaggi di programmazione opportuni. Salvo diverse indicazioni, l'ambiente di lavoro comunemente usato e' il MatLab. Il listato del programma dovra' contenere dettagliati commenti, ed e' necessaria, in fase di stesura dell'elaborato finale, la presenza di una appendice dedicata al software utilizzato. Non saranno accettati programmi scritti senza commenti chiari ed esaurienti, tali cioe' che altri in seguito possano metterci le mani in maniera semplice: si ricordi che, generalmente, il lavoro relativo alla prova finale puo' essere reso piu' o meno agevole a seconda della leggibilita' del materiale a disposizione.
Fase 10. Scrittura bozza, revisione, e scrittura versione finale
Il problema concreto della scrittura dell'elaborato scritto e del tempo per cio' necessario non va sottovalutato. Infatti, troppo spesso in questa fase emergono le carenze del laureando (e della scuola secondaria che ha frequentato). Egli, infatti, molto spesso non espone in maniera chiara ed organizzata i vari argomenti affrontati nella prova finale. Tipicamente la bozza viene riletta a mano a mano dal relatore, che propone le correzioni, ampliamenti, modifiche che ritiene piu' utili.In ogni caso, questa fase non richiede meno di 10-15 giorni, che vanno tenuti in conto nel valutare il tempo necessario per il lavoro complessivo.
E' esperienza comune che il laureando arrivi con l'acqua alla gola negli ultimi giorni. Quindi, 'fate le cose per tempo', e pensare che sia sufficiente lasciare come ultima fase la scrittura, puo' risultare rischioso. In questo puo' essere utile portare avanti relazioni e note sul lavoro effettuato durante lo sviluppo della prova finale, che ne rappresentano il cuore della stesura.
Dopo le revisioni alla bozza, viene preparata la versione finale, per la quale si potra' utilizzare il modello presente sul sito, che ha il duplice scopo di fornire indicazioni sulla forma, nonche' di abbreviare i tempi dovuti alla formattazione del testo.
Struttura dell'elaborato scritto
L'elaborato dovra' contenere una Introduzione nella quale dovranno essere ben chiariti i seguenti punti:
- La natura del problema affrontato.
- Gli obiettivi che si pone il lavoro.
- Un breve sunto del contenuto di ciascun capitolo.
Puo' essere utile, prima o dopo l'introduzione (come risulta piu' conveniente nei singoli casi), che venga posto un Elenco dei simboli in cui sono elencati e spiegati tutti i simboli usati nel corso del lavoro. In ogni caso, quando una sigla o un simbolo, anche reputato ovvio, viene usato per la prima volta occorre sempre darne la definizione esatta.
Il corpo dell'elaborato sara' suddiviso in capitoli e paragrafi, con un capitolo iniziale che sia rappresentativo dello Stato dell'arte fino al momento in cui e' stato sviluppato il lavoro, nonche' del Contesto e della rilevanza del problema affrontato. Se la natura dell'argomento ed il tipo di trattazione lo richiedono, i capitoli potranno essere raggruppati in parti.
L'elaborato terminera' con una Conclusione in cui si metteranno in evidenza i risultati ottenuti, facendone anche una oculata valutazione e, se ne e' il caso, si indicheranno eventuali spunti per una prosecuzione del lavoro.
Una Appendice sara' riservata all'elencazione e spiegazione del software utilizzato, che preveda, per ciascun codice, il nome della funzione, la sintassi, le variabili di input ed output, una breve descrizione, la descrizione di un esempio, e gli eventuali riferimenti.
Infine si inserira' la Bibliografia alla quale fanno riferimento le parti del testo, secondo un formato opportunamente concordato.
Con riferimento ai formati da utilizzare, ci si raccomanda di utilizzare un formato standard che renda agevole la consultazione e la lettura, e che non determini uno spreco eccessivo dello spazio: come suggerimento, si puo' impostare un font comune (Arial, Times New Roman) di dimensione 12-14 punti, con interlinea 1.5, facendo particolare attenzione all'impostazione dei margini anche in considerazione della rilegatura. Per informazioni piu' approfondite a riguardo, si faccia al riferimento al modello di tesi richiamato in precedenza.
Fase 11. Preparazione materiale per esposizione in sede di commissione di laurea
La discussione della prova finale in seduta di laurea viene effettuata tramite un'esposizione pubblica del laureando, a commissione completa. E' necessario pertanto preparare una presentazione che, nell'arco di 15 minuti, fornisca con chiarezza:
- argomento ed obiettivi
- presupposti teorici
- studio delle soluzioni proposte e dei sistemi studiati/realizzati, mettendo in evidenza gli eventuali elementi innovativi
- descrizione dell'apparato sperimentale e delle prove/misure effettuate
- elaborazioni effettuate
- risultati e loro interpretazione
- conclusioni Tale presentazione va supportata con materiale illustrativo (presentazioni con Laptop) e richiede almeno 5 giorni per la sua preparazione e discussione preliminare con il relatore.Alcuni Modelli sono presenti sul sito, per abbreviare i tempi di preparazione. Si ricordi che questa presentazione non puo' riferirsi a lavoro diverso da cio' che e' stato redatto nell'elaborato scritto. Le differenze rispetto ad essa devono essere limitate a elementi di presentazione (un video rispetto ad una tabella, ad esempio).
Fase 12. Prova dell'esposizione
Si tenga conto che un elemento di valutazione da parte della Commissione ai fini dell'assegnazione del punteggio e' dato dall'esposizione del lavoro effettuato.
A tale scopo, si effettuera' una prova di esposizione da effettuare di fronte al relatore, che permetta di simulare nel modo piu' accurato possibile le condizioni di discussione (utilizzo del calcolatore o del proiettore con lucidi, tempi prefissati, eventuale presenza di osservatori esterni) in modo tale da permettere al laureando una certa familiarita' con l'esposizione. A tale riguardo, il laureando si accordera' con il Relatore per una data sufficientemente vicina alla discussione della prova finale.
Fase 13. Documentazione da fornire
A prescindere dalle incombenze burocratiche, sulle cui modalita' e scadenze sara' cura del laureando informarsi, il laureando avra' cura di consegnare una copia elettronica dell'elaborato scritto al Relatore, preferibilmente su CD-Rom che conterra':
- l'elaborato scritto
- la presentazione
- una selezione opportuna dei dati acquisiti
- il codice sviluppato ed utilizzato e debitamente commentato
- eventuali articoli di bibliografia in formato elettronico
Sul frontespizio del Cd puo' essere utile segnalare il software commerciale utilizzato, indicandone la versione e la release. Eventuale bibliografia in formato cartaceo va ordinatamente riconsegnata.
NB: Questioni di Carattere Organizzativo
Onde evitare spiacevoli inconvenienti, per quanto concerne le questioni burocratiche si ricorda che e' compito del laureando/tesista mantenersi informato sulle date riguardanti le scadenze di carattere amministrativo e di consegna, nonche' su ogni altra incombenza. Le informazioni che il relatore potra' fornire sono esclusivamente un surplus rispetto a cio' che, indipendentemente, il tesista/laureando avra' avuto cura di conoscere attraverso le bacheche e/o i Siti web del Collegio Didattico e/o della Presidenza di Facolta'.